Gli introiti derivanti dalla Home San Francesco vengono utilizzati per sostenere i costi delle attività e dei progetti che l'Associazione Gioia e Speranza ETS svolge in Italia e in altre parti del mondo.

A quanti scelgono di soggiornare alla Home San Francesco va il nostro grazie, anche a nome di quanti riusciamo ad assistere e sostenere.





La Home San Francesco nasce dall'esigenza di sostenere le attività e le finalità dell'Associazione Gioia e Speranza ETS che dal 2009 opera a Napoli presso il Convento Francescano di S. Caterina a Chiaia.

Attualmente le attività che, attraverso l'accoglienza solidale presso la Home San Francesco, vengono sostenute sono le seguenti:

1. Accoglienza a Napoli

L' Associazione Gioia e Speranza ETS offre ospitalità a genitori e/o accompagnatori di disagiate condizioni economiche che, dovendo assistere o comunque restare vicini ai loro figli ricoverati in ospedale, giungono a Napoli da altre città e nazioni senza mezzi economici sufficienti per far fronte alle spese da sostenere per un alloggio.

Oltre l'accoglienza, agli ospiti si offre tutto il sostegno necessario che, trovandosi a vivere lontano dalla propria casa e città, necessitano.

2. Ospedale Pediatrico "Alegria y Esperanza" - Perù

Nel 2011, a seguito di una missione medica, è iniziata la realizzazione di un Ospedale Pediatrico nella città di Huamachuco che si trova a circa 3.200 di altezza nella regione La Libertad in Perù.

L'Ospedale è stato inaugurato nel mese di ottobre 2016.

3. Progetto "Dona un futuro" - Angola

Il progetto "Dona un futuro" nasce dalla richiesta di aiuto rivolta all'Associazione Gioia e Speranza ETS ed ai Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare dalla Comunità delle suore Serve del Piano di Dio che vive ed opera nei villaggi più poveri dell'Angola.

Il progetto ha come finalità principale quella di:

- far diminuire il tasso di mortalità infantile, la cui causa principale è la carenza alimentare dovuta alla mancanza di cibo;

- favorire l'istruzione dei bambini e dei ragazzi fornendo materiale didattico, senza il quale non posso frequentare le scuole;

- realizzare pozzi per l'acqua, utile per l'igiene e la coltivazione della terra;

-fornire l'energia elettrica nei villaggi (attraverso l'installazione di generatori di corrente e pannelli solari) per migliorare la qualità della vita e uscire dall'isolamento sociale in cui le persone vivono.

- donare scarpe e vestiti utili a prevenire infezioni e malattie che, camminando scalzi e senza adeguati vestiti, molto spesso si contraggono e che senza una cura adeguata nella maggior parte dei casi risultano essere mortali.

I destinatari del progetto sono gli abitanti dei villaggi più poveri e isolati della zona di Ulembui e Vila Franca (Angola) dove, a causa della scarsità di cibo e della povertà in cui vivono, molti bambini si ammalano e spesso non riescono a sopravvivere. I più fortunati, già in tenera età, sono costretti a lavorare per strada senza istruzione e in condizioni igieniche molto precarie che determinano il proliferare di malattie contro le quali non hanno mezzi economici per curarle.

I ragazzi più grandi, non avendo prospettive per il loro futuro, sono costretti ad abbandonare la loro terra e le loro famiglie diventando facile preda per quanti praticano la tratta degli esseri umani e molto spesso perdendo anche la vita nel tentativo di raggiungere altre nazioni.